Cronaca

Uomo occupa via Piave con la sua branda e nessuno fa nulla

La Redazione
Branda indecorosa
Alcune anziane signore si dicono intimorite e non escono di casa, altri residenti sono altamente infastiditi ma ignorano l'uomo per paura di sfregi alla propria abitazione
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A Fasano, sembra che il rispetto delle regole non valga per tutti: c’è chi può fare qualunque cosa e chi invece deve seguire pedissequamente la legge.

È questa la lamentela sollevata dai chi risiede o ha un esercizio commerciale in una delle strade principali del paese: da circa 15 giorni, infatti, un uomo già noto ai servizi sociali del Comune di Fasano e alle forze dell’ordine, ogni mattina sistema una branda in via Piave all’altezza della tabaccheria, sul marciapiede o talvolta occupando la carreggiata, con ogni sorta di indumento e lì rimane fino a sera.

A nulla sono valsi i miseri tentativi delle forze dell’ordine e della polizia municipale di mettere fine a questo indecoroso spettacolo, perché “non possiamo fare nulla” pare abbiano dichiarato a chi aveva segnalato l’incresciosa situazione. E sembra una contraddizione che le forze dell’ordine non possano fare nulla per imporre il rispetto delle regole e dell’ordine pubblico.

L’uomo oltraggia in continuazione le forze dell’ordine e bercia tutto il giorno davanti alla sua mercanzia.

Alla luce di quanto accade è lecito pensare che chiunque potrebbe mettersi a urlare e vendere qualunque cosa per strada senza uno straccio di licenza, oltraggiare le forze dell’ordine, infastidire i passanti e residenti.

Altrimenti bisogna dedurre che ci sono degli “intoccabili”, delle persone che possono fare tutto e altre che, invece, sono costrette a sorbire in silenzio ogni sorta di sopruso.

Se la forze dell’ordine sono impotenti dinanzi ad un tale comportamento, a chi possono rivolgersi i residenti per vedere tutelati i propri diritti?

Perché quello dell’uomo in questione non è solo un comportamento deprecabile in sè, ma lede anche la libertà dei cittadini che abitano nelle vicinanze: alcune anziane signore si dicono intimorite e non escono di casa, altri residenti, pur essendo infastiditi, ignorano l’uomo per paura di sfregi alla propria abitazione.

Infatti, l’uomo in questi giorni ha messo a soqquadro anche due attività commerciali per futili motivi, urla contro i passanti spostando la sua branda, sulla quale espone capi di abbigliamento usati, da una parte all’altra della strada.

L’inerzia delle forze dell’ordine di fronte a questo stato di cose stride con una società che si definisce civile, che si propone come modello di accoglienza per i turisti e in generale non garantisce la tutela del diritto alla sicurezza e alla libertà che spettano a ciascun cittadino.

martedì 29 Maggio 2018

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Cesare Palazzo
Cesare Palazzo
5 anni fa

1) Fasano non è un paese civile
2) Ogni cittadino fasanese si sente in diritto di fare quello che gli pare in deroga al semplice buonsenso..ci sono solo diritti e nessun dovere(basta farsi un giro per la città per essere intrisi della cultura fasanese)
3)Ogni cittadino fasanese ha la città che si merita
4) Prima di dare la colpa alle istituzioni bisogna farsi autocritica e chiedersi se con il proprio operato quotidiano non si è uguali a quel signore che vende indumenti con la bancarella piuttosto che ai parcheggiatori abusivi con tanto di cartellino che imperversano sulle aree di sosta pubbliche chiedendo il solito pizzo e creando disordini di traffico..perchè io per primo se non faccio qualcosa di buono, di utile, di legale per la mia città…sono uguale a loro.