Passano le settimane ma del presunto allargamento della maggioranza di centrosinista a Fasano, verrebbe da dire, nemmeno l’ombra. All’invito estivo del senatore Nicola Latorre di rivedere il centrosinistra fasanese nuovamente compatto, dopo la scissione del Partito Democratico in due tronconi a favore di Fasano Democratica dell’ex candidato sindaco Giacomo Rosato, non hanno fatto seguito i fatti. Se ne parla solo sulle testate giornalistiche, ma formalmente non c’è stato alcun contatto con sindaco e Amministrazione comunale.
La notizia è tornata d’attualità dopo l’ultima puntata andata in onda di “Eccetera eccetera” sulle frequenze di Radio Diaconia, durante la quale il neo consigliere comunale Vittorio Fanelli (subentrato al dimissionario Rosato), sollecitato dalle domande dei conduttori in studio, ha ribadito che «ad oggi non c’è alcuna possibilità di allargamento della maggioranza, non per mancanza di volontà, ma semplicemente perché nessuno ci ha chiamato per portare avanti questa possibilità. Noi non abbiamo alcuna fretta, l’interesse eventuale sta nella maggioranza che sostiene l’Amministrazione del sindaco Zaccaria».
Contattato da FasanoLive, Vittorio Fanelli ribadisce ciò che ha dichiarato ai microfoni della radio fasanese. «Noi non avremmo alcuna difficoltà a ricompattare il centrosinista, così come auspicava in estate il senatore Latorre: sono anche io di questo avviso. Ma ad oggi non abbiamo ricevuto alcuna chiamata; se questa dovesse arrivare, toccherebbe al sottoscritto e soprattutto al capogruppo Antonio Pagnelli portare nel nostro movimento (dove Giacomo Rosato riveste il ruolo di coordinatore) questa possibilità e, apertamente, ne discuteremmo. Se mai tutto quanto detto accadrà, sarebbe opportuno un azzeramento di Giunta formale per dare segnale di valore aggiunto senza entrare nel merito dei singoli assessorati (e quindi anche una ipotetica riconferma delle stesse persone). Ma parliamo solo di eventualità, perché ad oggi chi parla di allargamento di maggioranza sono solo alcune testate giornalistiche».