Attualità

“Quattrozampe nel Cuore”, la triste storia di impotenza davanti ad un «sistema imperfetto»

La Redazione
“Quattrozampe nel Cuore”
Giunge alla nostra redazione una lettera dell'Associazione fasanese "Quattrozampe nel Cuore"
scrivi un commento 162

Giunge alla nostra redazione una lettera dell’Associazione fasanese “Quattrozampe nel Cuore”. Una storia tragica su cui riflettere, senza puntare il dito, ma individuando le troppo lacune di un «sistema imperfetto, che non tiene conto dei valori primari della nostra società, che dimentica troppo spesso che la pietà e la solidarietà dovrebbero essere i pilastri del nostro vivere civile».

Ecco le loro parole per Nemo:

"Un cane è morto: questa è la notizia. Alle 18 circa di sabato 16 luglio era ancora ferito e si trovava sui gradini del sottopasso della stazione di Pozzo Faceto.

Sono partite le chiamate: una, due, tre… 50 chiamate tra Polizia Municipale, Carabinieri e altre autorità comunali, per chiedere soccorso veterinario per Lui, da noi soprannominato Nemo, che in latino significa Nessuno.
La polizia municipale, organo preposto a queste emergenze, era impegnata per un concerto e non aveva un numero sufficiente di personale per intervenire.
Tante persone, passate di lì perché scese alla stazione ferroviaria di Cisternino, hanno provato a chiedere aiuto, sentendosi impotenti dinanzi ad una situazione del genere, in cui c’era del sangue che fuoriusciva dalle ferite sul corpo di Nemo ed era imprescindibile una visita medico-veterinaria.
Sono passate circa 2 ore dalla prima chiamata e anche noi volontari, come associazione, allertati dai disperati viandanti, abbiamo provato a contattare chi di competenza e anche lo studio veterinario reperibile per questo mese come da incarico del Comune, che, senza l’ordine dell’autorità comunale, non poteva intervenire; a quel punto, vane le telefonate, abbiamo persino chiesto di intervenire a nostre spese, poi si sarebbe fatto in qualche modo per coprire le spese.

Ma il tempo inesorabile è passato; poco dopo le 20,00 è giunto il veterinario, ma Nemo non ce l'ha fatta, è andato via, in silenzio, così come era apparso agli occhi dei compassionevoli cittadini e in solitudine senza qualcuno che lo piangesse, avendolo conosciuto e amato.

Di frequente leggiamo di mala sanità per persone che necessitano di cure, veniamo informati di ingiustizie vissute da nostri simili, spesso anche dai bambini, ed è giusto che anche questa storia che riguarda un animale bisognoso di aiuto, venga raccontata, non per accusare qualcuno o qualche autorità o organo, ma per denunciare un sistema imperfetto, che non tiene conto dei valori primari della nostra società, che dimentica troppo spesso che la pietà e la solidarietà dovrebbero essere i pilastri del nostro vivere civile.

Perché il sentimento che ci dovrebbe governare è questo: se un essere umano o animale che sia, sta male, noi nemmeno riusciamo a stare bene e goderci i piaceri della vita… compreso un concerto all’aperto.

Eppure continuiamo a sperare in un mondo migliore per un ritorno ad un passato non recente, quando c’era così poco che forte era il bisogno di appoggiarsi all’Altro Umano o Animale e di Abbracciarsi nel dolore e negli imprevisti della vita. Ciao Nemo, questo è per Te, che la tua storia sia a noi di insegnamento."

mercoledì 20 Luglio 2022

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
Giusy Ottino
Giusy Ottino
1 anno fa

Leggo con rammarico questa triste notizia.E' vero oggi non diamo la colpa a nessuno,tranne che alla burocrazia,ma in giro c'è gente che è abituata a guardare avanti e far finta di niente se qualcuno ha bisogno di essere soccorso,indipendentemente di chi sia.Io non conoscevo Nemo,gli auguro un buon ponte,ma lo piango ugualmente.