Politica

L’accusa di Vito Bianchi: «Negati gli accessi al mare e i servizi igienici»

La Redazione
Vito Bianchi
«Ignorati i disabili e le regole minime di civiltà», lamenta il consigliere del movimento "in Comune"
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«Forse a più di qualcuno è sfuggito un passaggio dell’ultimo consiglio comunale che ha sancito la volontà del sindaco Francesco Zaccaria e della sua congrega di ignorare tranquillamente sia le leggi regionali sia le più elementari norme di umanità e civiltà».

A dichiararlo è il consigliere del movimento “in Comune” Vito Bianchi.

«Mi riferisco alla istanza con cui chiedevamo all’amministrazione comunale quattro cose: garantire il libero accesso al mare a intervalli non superiori a 150 metri; segnalare, con apposita cartellonistica, gli accessi pubblici e le spiagge libere; predisporre idonei percorsi perpendicolari, con apposite pedane rimovibili, ai fini della fruibilità del mare anche da parte dei soggetti diversamente abili; installare sul litorale sufficienti servizi igienici e di primo soccorso. Tutto ciò non per una bizzarria del movimento “in Comune”, né per una visione utopistica del suo rappresentante, il prof. Vito Bianchi, ma semplicemente per ottemperare all’Ordinanza Balneare 2020 (art. 5, comma 1, lettera e), pubblicata il 21 maggio 2020 dall’assessorato al Bilancio – sezione Demanio e Patrimonio – della Regione Puglia. Ebbene, a oggi, alla vigilia del mese di luglio, in una cogenza ormai conclamata della stagione estiva e balneare, ancora non c’è traccia della segnaletica atta a individuare, con nettezza e visibilità, i varchi per garantire il libero accesso al mare a intervalli non superiori a 150 metri, nonostante le rassicurazioni fornite in merito dall’assessore Galeota, che aveva annunciato l’allestimento della cartellonistica nel volgere di pochi giorni.

Ma ormai siamo abituati a simili atteggiamenti. E questo sarebbe il meno: perché, con il netto rifiuto di accogliere le altre istanze da noi avanzate, l’amministrazione comunale del sindaco Zaccaria ha di fatto sbattuto la porta in faccia ai diversamente abili, che non avranno percorsi agibili per raggiungere il mare, e ha negato l’approntamento di servizi igienici sul litorale, ad onta delle prescrizioni regionali e della minima decenza. Vorremmo sapere, allora: ma quale idea di umanità, di civiltà e di turismo hanno i nostri amministratori di maggioranza? Com’è che non riescono a trovare quei 40.000 euro che, a loro detta, sarebbero necessari per ottemperare alle direttive della Regione Puglia? Per assicurare la fruibilità del mare ai diversamente abili? Per installare dei servizi igienici che rappresentano l’ordinario, e non lo straordinario, nel vivere la costa? Eppure, leggiamo in queste ore che 5.000 euro sono stati reperiti, senza problemi, da Zaccaria e compagni, per pagare un video di promozione turistica del territorio.

E allora ci chiediamo: in quel video, saranno contemplati gli accessi al mare negati ai diversamente abili? Sarà sottolineata l’assenza dei requisiti essenziali di igiene nel recarsi sulle spiagge? Verrà mostrata tutta questa vergognosa arretratezza? Temiamo che quei 5.000 euro e il relativo video saranno la vetrina per nascondere una sostanza scomoda: da un lato, il mancato rispetto delle normative regionali; dall’altro, la carenza delle più semplici regole di decenza nel garantire la fruibilità del litorale. Altroché bandiere blu, di cui ci si riempie la bocca. La realtà è molto diversa da quanto si va propagandando».

sabato 27 Giugno 2020

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