La Pasqua è probabilmente il giorno solenne più importante per i cristiani. Perché rappresenta la libertà degli uomini dal dolore, dalla schiavitù, dalla morte. Un giorno quindi da festeggiare, da passare in famiglia, o tra amici, intorno a una bella tavolata tra pasti, focacce, dolci e cioccolata a volontà. Ecco quindi riempire lo stomaco e salire la pigrizia. Ma si tratta di un giorno festivo e quindi nessun problema. O forse no. Per gli imprenditori non ci sono giorni dove è possibile staccare del tutto. Ci può essere una frase detta così per caso che subito torna in mente un progetto ancora da finire, definire, o magari un problema al quale non abbiamo ancora trovato una soluzione. Ed ecco che ci perdiamo nei nostri pensieri e ciao ciao a tutti i conviviali: siamo in soprappensiero.
Normale, considerando i rischi e le responsabilità di un imprenditore; soprattutto se abbiamo scadenze da rispettare o adempimenti da osservare. Come per esempio i vari corsi di sicurezza nei luoghi di lavoro, una delle cose maggiormente ignorate e sottovalutate dagli imprenditori, e non solo per colpa loro. Le azioni chiave per
procedere a un primo soccorso in caso di necessità, i comportamenti per prevenire un incendio, le principali norme di prevenzione, sono spesso assenti e mancanti in un’azienda. E questo non solo provoca un maggior rischio, ma soprattutto è causa delle tante sanzioni previste dai decreti e messe in atto dagli organi di vigilanza. Si tratta di
costi per l’imprenditore, che quindi valuta bene prima di decidere di spendere. Nonostante siano obbligatori. In realtà questo non è vero. E mi riferisco ai costi. Si tratta, infatti, di costi che potrebbero essere sopportati dalle aziende (o meglio, non sopportati) mediante quelli che vengono chiamati fondi interprofessionali.
Molti imprenditori non sanno neanche dell’esistenza. Si tratta di un decreto che prevede accantonamenti obbligatori, per ogni tipologia di collaborazione, in un fondo. Questi accantonamenti possono essere utilizzati dalla stessa azienda per finanziare attività formative e on solo. Quindi, riepilogando, per ogni dipendete in essere l’azienda
accantona una somma di sua proprietà che potrebbe utilizzare per finanziare un corso, magari uno di quelli obbligatori previsti dalla sicurezza nei luoghi di lavoro. Quante aziende lo sanno? poche. Ci ritroviamo infatti dinanzi ad aziende che hanno un accantonamento che non utilizzano perché non conoscono l’esistenza. La colpa è dei
consulenti? no, generalmente dell’azienda, che non si è mai informata in ambito di formazione aziendale. Cosa provoca questo? la perdita dei propri accantonamenti, un ulteriore uscita dalle casse aziendali per pagare i vari corsi, o peggio ancora sanzioni.
La DASEP, in collaborazione con il sistema di monitoraggio degli adempimenti ENOERJOB, è in grado di affiancare l’azienda e contribuire a rendere l’azienda a norma, nel rispetto dei vari adempimenti, al minimo costo. Un modo per togliere un ulteriore problema all'imprenditore, che può vivere quindi più spensierato e tranquillo il suo giorno di festa, e perché no, anche i giorni lavorativi.