«Trovo insopportabile che in un impianto sportivo, luogo di salute per eccellenza, si finisca per inneggiare alla malattia: "No ai vaccini obbligatori, sì alla libertà di scelta", si è letto sugli spalti del glorioso stadio "Vito Curlo"». Lo afferma il consigliere regionale Fabiano Amati in merito allo striscione apparso ieri, sulla Curva Sud, durante la partita di calcio Fasano-Maglie.
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«Conosco la mia città meglio delle mie tasche – riprende Amati – e conosco i veri ultras: ragazzi pieni di passione per i loro colori. E proprio perché li conosco mi pare di poter dire che quello striscione non è farina del loro sacco, ma il frutto di una tremenda speculazione politica: di gente senza scrupoli che si è stretta alla coorte del tifo srotolando striscioni farneticanti per prendere qualche voto in più. Quando sarà».
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E conclude: «Chiedo al presidente del Fasano e agli atleti di prendere le distanze da questo ignobile striscione: non possiamo veicolare messaggi di libertà vaccinale che però incidono sull'efficacia del vaccino sul 90% dei nostri bimbi. Io inneggio allo sport e ai successi della squadra a cui tengo, ma rigetto tutto ciò che in nome della mia civilissima città finisce per riportarci ai tempi delle caverne».
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