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Antonio Scianaro: «Certezze sul Regolamento Edilizio»

La Redazione
Antonio Scianaro
Qual è lo stato attuale dell'iter per l'armonizzazione del nostro Regolamento Edilizio alla legislazione vigente?
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Il Consigliere dei Circoli Nuova Fasano, Antonio Scianaro ha inviato una interrogazione al sindaco Francesco Zaccaria sul regolamento edilizio.

Scrive: «Visto l’art. 23 c. 2 del regolamento del consiglio comunale, con l’obiettivo di richiamare l’attenzione e stimolare il dibattito sul tema di cui in oggetto, si richiede l’iscrizione della presente all’ordine del giorno del primo consiglio comunale utile ai sensi dell’articolo 53, c.16 del Regolamento per il funzionamento del consiglio comunale.

L’art. 4, comma 1-sexies, del dpr 380/2001 prevede che il Governo, le Regioni e le autonomie locali, in attuazione del principio di leale collaborazione, concludano in sede di Conferenza unificata accordi per l’adozione di uno schema di regolamento edilizio tipo, al fine di semplificare e uniformare le norme e gli adempimenti.

In applicazione di tale articolo, in sede di Conferenza Unificata del 20 ottobre 2016 è stata sottoscritta l’intesa tra il Governo, le Regioni e i Comuni concernete l’approvazione dello schema di Regolamento edilizio tipo (RET) e i relativi due allegati recanti:

  • “Definizioni uniformi”
  • “Raccolta delle disposizioni sovraordinate in materia edilizia”.

Visto che la Regione Puglia ha dunque recepito il regolamento edilizio tipo nazionale con la Delibera 554/2017, con cui sono state approvate anche la ricognizione delle disposizioni statali incidenti sugli usi e le trasformazioni del territorio e sull’attività edilizia e la ricognizione delle analoghe disposizioni regionali.

Visto che i Comuni hanno 180 giorni per adeguare i propri regolamenti edilizi per conformarli allo schema di regolamento edilizio tipo e relativi allegati, come eventualmente specificati e integrati a livello regionale. Se i Comuni non adeguano i regolamenti entro il termine stabilito, le definizioni uniformi e le disposizioni sovraordinate in materia edilizia trovano diretta applicazione, prevalendo sulle disposizioni comunali con esse incompatibili.

Visto che come chiarito dall’Assessore Curcuruto, ai fini della corretta interpretazione delle “definizioni uniformi” nella fase di adeguamento comunale:

– le Superfici Accessorie, aventi carattere di servizio rispetto alla destinazione d’uso della costruzione, non comportanti ulteriore carico urbanistico, ove completamente interrate, non concorrono nel calcolo del Volume totale dell’edificio;

– non sono da computare nel Volume totale dell’edificio le superfici accessorie, poste del tutto o in parte fuori terra, purché aperte per almeno la metà del loro perimetro esterno, e i porticati di collegamento aperti su due lati, compresi gli spazi o locali destinati alla sosta e al ricovero degli autoveicoli.

Vista l’approvazione all’unanimità del consiglio regionale sul disegno di legge “Modifiche agli artt. 2 e 3 della L.R. n. 11/2017 Regolamento edilizio – Tipo”.

Circa l’adeguamento dei regolamenti edilizi dei Comuni allo schema di regolamento edilizio-tipo deve essere deliberato dai consigli comunali entro e non oltre i termini del il 31 dicembre 2017. Questo perché il vecchio termine di scadenza fissato invece al 16 novembre è stato disatteso da molti Comuni.

Vista l’inerzia amministrativa ed i ritardi accumulati sino ad oggi, sulla materia di cui in precedenza; considerato che tutto questo genera incertezze sia da parte dei tecnici del SUE che dai professionisti esterni; che l’Amministrazione Comunale ha intenzione di procedere con l’approvazione di Permessi di Costruire e/o di Accordi di Programma; che tutto deve essere uniforme ed armonizzato secondo la legislazione vigente, al fine di fugare dubbi ed incertezze; che l’incertezza normativa potrebbe aprire contenziosi e ricorsi amministrativi; si interroga il Sindaco e l’Amministrazione Comunale su quale è lo stato attuale dell’iter per l’armonizzazione del nostro Regolamento Edilizio alla legislazione vigente e quali indirizzi normativi per la progettazione, l’esame istruttorio e l’eventuale approvazione di richieste di Permessi di Costruire e/o Accordi di Programma già in itinere e futuri, i tecnici devono seguire».

giovedì 30 Novembre 2017

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