Spettacolo

“Tribunali di bioetica”: al “da Vinci” un monologo sul confronto tra etica, morale e legge

Marzia Perrini
Laura Sammataro
Per il Festival della Scienza, alle classi del triennio del liceo "da Vinci" è stato presentato un monologo interpretato da Laura Sammataro
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Morale, etica e legge sono tre concetti complessi, che spesso si intersecano o entrano in contrasto tra loro e che non è mai troppo presto affrontare. Proprio per questo, anche il liceo “Leonardo Da Vinci” ha accolto le iniziative del “Festival della Scienza”, promosso dal Comune di Fasano in collaborazione con il Politecnico di Bari, che ha caratterizzato fortemente questa settimana (fino a domenica 21) presentando un programma ricco di incontri.

Alle classi del triennio è stata dunque data la possibilità (nelle date di martedì 16 e giovedì 18 ottobre) di assistere a una rappresentazione teatrale dal titolo “Tribunali di bioetica”: una sorta di monologo interpretato da Laura Sammataro e ispirato a fatti reali. Al centro, infatti, c’era la storia, naturalmente narrata cambiandone nomi e contesti, di Eleonora Bottaro, ragazza padovana diciassettenne morta nell’agosto 2016 in seguito ad un linfoma di Hodgkin trattabile, secondo la medicina, con una chemioterapia che porta a guarigione l’80% dei pazienti. La ragazza, figlia di un genitore seguace di Ryke Geerd Harner, rifiutò le cure e si appellò al Giudice per avere il diritto di libertà di cura nonostante fosse minorenne, adducendo come ragione principale il fatto che di lì a pochi mesi avrebbe raggiunto la maggiore età.

Il testo è stato presentato proprio sotto forma di processo e scandito in tre parti, in ognuna della quali la figlia, la madre e il medico, primario del reparto di oncologia dove la ragazza avrebbe dovuto curarsi, sono chiamate a testimoniare. Sensazioni e idee diverse hanno coesistito sul palco grazie alla senza dubbio riuscita interpretazione di Laura Sammataro, che ha impersonato tutti e tre i ruoli. La decisione di una figlia, l’assecondamento di una madre, la libertà di scelta, l’inflessibilità della legge e la delusione di un medico nell’avere gli strumenti e non poter realmente curare sono tutti temi delicati sui quali, dopo la rappresentazione, i ragazzi sono stati chiamati ad esporsi. Dunque confrontandosi sia tra di loro che con l’attrice sono emersi punti di vista piuttosto simili e idee ben precise, alla base delle quali gli studenti hanno collocato l’importanza della giusta conoscenza, del fondamento scientifico e dell’informazione.

venerdì 19 Ottobre 2018

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