L’attrice e l’astronauta

Raffaella Ricci
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Ludovica Rinaldi, affacciata al balcone della sua casa romana salutava tutti i fan che erano assiepati nella via. Era appena tornata da Hollywood dove aveva ritirato l’Oscar come migliore attrice protagonista per il film “La prospettiva” di Alberto Giordana.

Ancora con i postumi del jet lag, non si era sottratta all’affetto della folla e, avvolta nella sua vestaglia di seta bianca, con i capelli raccolti sulla nuca e senza un filo di trucco, sorrideva, salutava con la mano e mandava baci.

All’ufficiale pilota dell’Aeronautica Militare Andrea Fersini, in quello stesso momento, veniva comunicato il suo inserimento nell’equipaggio dell’Agenzia Spaziale Europea. Avrebbe partecipato alla missione della durata di circa sei mesi che prevedeva il raggiungimento della Stazione Internazionale a bordo di un veicolo Soyuz.

Era la realizzazione di un sogno, un sogno a cui avevano dato corpo anni di studi in ingegneria aerospaziale, perfezionamento di inglese, russo, tedesco e francese, ulteriori anni nell’Accademia Aeronautica di Pozzuoli, specializzazione presso la Sheppard Air Force Base, decine di ore di volo e ancor più di allenamento in palestra, lanci col paracadute e corsi di immersione.

Andrea, telefonò a suo padre per comunicargli la notizia. Il lancio era previsto per ottobre di quello stesso anno.

Ludovica, a ottobre di quell’anno, provava un abito di scena. – È orribile! -, aveva detto alla costumista ed era andata a cercare il regista.

– Questo vestito non lo metto! – gli aveva detto piazzandosi davanti a lui che, in quel momento, stava apportando le ultime modifiche al copione. Alberto Giordana aveva alzato lo sguardo: – Ma Ludovica! – È perfetto. –

– No, non lo è. Mi invecchia e mi ingrassa -.

Alberto sospirò, – Te l’ho già detto, questa volta non sarai la ragazza sexy che conquista il miliardario americano, questa volta sarai la madre di quattro figli, una popolana e quindi l’abito deve abbruttirti e renderti grassa e sciatta -. Poi aggiunse: – Questa è una prova da grande attrice. –

– Ma perché una brava deve essere per forza brutta?

– Non è brutta è intensa, pensa ad Anna Magnani-.

Ludovica era rimasta in silenzio, aveva fissato Alberto come si fissa un punto indefinito nello spazio, poi aveva guardato il vestito, – Va bene! – aveva detto, – ma nel prossimo film voglio essere una trentenne strafiga -.

Il lancio era andato bene, tutto come previsto, ora lo shattle viaggiava nello spazio in direzione della base internazionale. Andrea si era sganciato dal sedile e fluttuava verso la zona riservata all’equipaggio. Dall’oblò guardò la terra. Gli sembrò una mongolfiera azzurra che si stagliava nell’ infinito e si sentì sopraffatto da tanta bellezza. Fu solo un attimo, poi ritornò la razionalità di sempre, anche se un guizzo di felicità continuò a sostare nell’aorta, all’incrocio del cuore.

Al talk show di Fabio Fazio, quella domenica, erano stati invitati, tra gli altri, la famosa attrice Ludovica Rinaldi per presentare il suo nuovo film e l’astronauta Andrea Fersini che rientrato dallo spazio aveva avuto bisogno di due mesi per recuperare le sue condizioni fisiche ottimali.

Dietro le quinte, Andrea seguiva tutte le fasi della serata. Sapeva che prima di lui sarebbe entrata in scena Ludovica. Non aveva visto neanche un suo film, ma una volta era rimasto come ipnotizzato davanti a una sua gigantografia.

Durante la pausa della pubblicità Ludovica arrivò preceduta dal suo profumo. Andrea lo inspirò e chiuse gli occhi. Quando li riaprì si trovò davanti una donna fasciata da un abito bianco madreperlato che gli ricordò la luna.

– Oh! ma lei è Andrea Fersini, – esclamò l’attrice, – ho seguito tutto il suo viaggio stellare, per me è stata un’emozione indicibile -. Andrea sorrise, lusingato. – Sono arrivato solo a una base spaziale che ruota attorno alla terra, per ora il viaggio stellare è rimandato, ma sarebbe bello farlo con lei – disse.

Fabio Fazio annuncio: – Questa sera è con noi … LUDOVICA RINALDI! -. Un grande applauso accompagnò l’entrata in scena di Ludovica.

Andrea seguì il suo incedere, si soffermò sulla profonda scollatura sulla schiena, sul suo perfetto lato B e, per la seconda volta nella sua vita, perse la sua abituale razionalità.

Dopo lo spettacolo Ludovica e Andrea uscirono insieme dagli studi della RAI confusi tra il pubblico.

La mattina del giorno dopo Andrea preparò il caffè, prese un vassoio e ci mise sopra due piattini, due tazzine e un piccolo cioccolatino sul piattino di lei, poi andò a svegliarla.

– Buongiorno – disse, mentre le versava il caffè fumante nella tazzina. – Che ore sono? – domandò Ludovica. – Sono le nove, ma oggi è ancora un giorno magico, ricordi? Tu sei l’attrice e io l’astronauta -.

Lei rise, bevve il suo caffè e disse: – Sai, quando da bambina mi domandavano cosa volessi fare da grande io rispondevo l’attrice e mi immaginavo di vincere l’Oscar, di salutare i miei fan dal balcone, di essere bellissima e capricciosa. E immaginavo anche di andare ai talk show e alle feste in mio onore dove avrei incontrato l’uomo della mia vita. I miei desideri non si sono avverati, ma ho fatto di tutto per essere ieri sera da Fazio, volevo vedere da vicino una che ce l’aveva fatta. –

– Io invece volevo studiare ingegneria aeronautica ed entrare a far parte dell’Agenzia Spaziale Europea. Ero certo che sarei diventato astronauta, che avrei camminato nello spazio e visto la terra da un’altra prospettiva ma non è andata così, – disse Andrea abbassando lo sguardo, – non idoneo hanno detto, ma ho continuato a gravitare attorno a quel mondo. Quanto meno mi tengo informato. Però … – e a questo punto la voce si fece morbida – ieri sera ho incontrato te. Non credo che sia solo un caso che fossi seduta proprio al mio
fianco, quanto più un destino che si compie -.

Ludovica lo guardò con gli occhi spalancati come una finestra al sole.

– E se ieri sera tu avessi incontrato l’uomo della tua vita?

sabato 20 Aprile 2019

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