Cultura

L’Università del Tempo libero ricorda lo scienziato Emilio Guarini Foresio

La Redazione
L’Università del Tempo libero ricorda lo scienziato Emilio Guarini Foresio
Introdurrà la dott.ssa Cinzia Caroli, assessore alla P.I. e alla Cultura; relazioneranno i proff. Palmina Cannone e Antonio Cecere
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Per “I Giovedì Culturali. Omaggio alla cultura fasanese” e, nell’ambito della settimana dedicata all’amore “Io amo a Fasano, giovedì 13 febbraio 2020, ore 18.00, nella Sala convegni UTL, Portici-Fasano, la locale Università terrà un incontro sull’illustre scienziato: EMILIO GUARINI FORESIO, che amò la scienza. Introdurrà la dott.ssa Cinzia Caroli, assessore alla P.I. e alla Cultura. Relazioneranno i proff. Palmina Cannone e Antonio Cecere.

Emilio Guarini (Fasano, 1879 – Bruxelles, 1953), il Marconi fasanese, si dedica sin da giovane alle discipline scientifiche e compie i suoi studi di elettrotecnica in Belgio. Progetta altresì strumenti afferenti la fisica teoretica e applicata, specialmente di termotecnica e radiotecnica.

Estimatore di Guglielmo Marconi e della sua scoperta, il telegrafo senza fili, riprende gli studi di Calzecchi-Onesti, che nel 1885 aveva scoperto l’influenza delle correnti alternative sulla limatura metallica. Inoltre, fin dal 1891, Edison aveva brevettato un sistema di energia elettrica senza fili. Applicando le due scoperte Calzecchi-Onesti ed Edison, il Guarini ideò e costruì il suo ripetitore automatico che, posto alla massima distanza a cui può pervenire l’attuale telegrafia senza fili, riproduce automaticamente una scintilla, avente la stessa durata di quella della stazione di origine. Pertanto, un certo numero di ripetitori Guarini, posti a conveniente distanza tra loro, permettono alla telegrafia senza fili di superare qualsiasi distanza terrestre.

Guglielmo Marconi aveva permesso all’umanità, con la sua invenzione straordinaria, di telegrafare senza l’aiuto di fili fra il continente europeo e quello americano, ma fu Emilio Guarini Foresio a completare la sua scoperta che funzionava soltanto sugli oceani. Il telegrafo del Marconi, infatti, sulla terraferma agiva solo a piccole distanze. Era circoscritto a un raggio ristretto, in quanto ostacoli come torri, campanili, alberi, ciminiere di opifici, alture, ecc., impedivano la propagazione delle onde elettriche.

Il Guarini, invece, tra Bruxelles e Anversa sperimentò il suo ripetitore per permettere al telegrafo di Marconi di superare qualsiasi distanza terrestre. Una invenzione geniale, quella del nostro conterraneo, che trovò in Belgio consensi, incoraggiamenti, appoggi.

Ciò gli permise di mettere a punto le sue esperienze tra la cima della colonna monumentale di Bruxelles e la cima della cattedrale di Anversa. Scopo di queste segnalazioni era provare che, senza un ripetitore posto a metà strada (Malines), non era possibile comunicare con la telegrafia senza fili tra Bruxelles e Anversa. E lo scopo fu raggiunto.

Emilio Guarini, scienziato, professore in Perù, e presidente onorario della Società Operaia di Fasano, fu sempre fiero delle proprie radici e onorò il nome della sua città natale. A lui vanno la nostra riconoscenza e stima.

L’Università chiederà all’Amministrazione di intitolare una strada di Fasano al Guarini.

La cittadinanza è invitata.

giovedì 13 Febbraio 2020

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