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Slot machine, il M5S Fasano contro alla proroga dell’entrata in vigore delle disposizioni regionali

La Redazione
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«I centri scommesse e le sale slot hanno avuto un congruo periodo di tempo (5 anni) per adeguarsi alle prescrizioni regionali», queste le parole del Movimento 5 Stelle Fasano
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«In risposta all’articolo apparso sulla Gazzetta del Mezzogiorno di ieri (25.10.2018), a firma di Mimmo Mongelli, il Movimento 5 Stelle di Fasano esprime la propria ferma contrarietà all’ipotesi di proroga dell’entrata in vigore delle disposizioni regionali, che prevedono l’adeguamento entro il 20 dicembre 2018 dei centri scommesse e delle sale slot alla distanza di almeno 500 metri dai c.d luoghi sensibili (scuole, luoghi di culto e impianti sportivi)».

Queste le parole del Movimento 5 Stelle Fasano.

«La posizione del gruppo pentastellato si basa sulla circostanza che i centri scommesse e le sale slot hanno avuto un congruo periodo di tempo (5 anni) per adeguarsi alle prescrizioni regionali.

Ci si chiede altresì, quali siano le fonti a cui il giornalista ha attinto nell’affermare che l’80 % delle sale giochi presenti sul territorio fasanese “saranno costrette ad abbassare le saracinesche”, mettendo in pericolo 6.000 imprese e 20.000 posti di lavoro.

Tali dati sono del tutto inattendibili, considerato che la popolazione di Fasano si aggira intorno ai 40.000 abitanti. Evidentemente il giornalista faceva riferimento al territorio regionale, ma questo non si evince affatto dalla lettura dell’articolo pubblicato.

Ancora una volta, la stampa locale ha perso una buona occasione per dare una corretta informazione su un argomento sensibile come quello della ludopatia.

Giova ricordare, a questo proposito, che Fasano risulta essere la prima città nella provincia di Brindisi per spesa pro capite in gioco d’azzardo (dati relativi al 2016) e che il problema, che rappresenta una vera e propria piaga sociale, è stato più volte sollevato, anche in maniera polemica, dal priore del territorio di Fasano Don Sandro Ramirez, in prossimità dei festeggiamenti in onore dei SS. Patroni. Ci si augura che, anche in questa occasione, la Chiesa locale esprima pubblicamente la propria contrarietà a questa ennesima norma pro lobby del gioco d’azzardo.

Quanto agli esercenti, non si preoccupino, dalla prossima primavera, qualora non trovino un’adeguata ricollocazione, potranno fare richiesta per ottenere il reddito di cittadinanza».

venerdì 26 Ottobre 2018

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