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Esami di maturità 2018: domani prima prova scritta

La Redazione
esami di maturità 2018
Iniziano domani, 20 giugno, gli esami di maturità per gli studenti dell'ultimo anno delle scuole superiori
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Varcare la soglia dell’istituto superiore è il primo vero spartiacque tra l’infanzia e l’adolescenza, il debutto in una società realmente eterogenea: tre generazioni di esseri umani riunite sotto lo stesso tetto per un arco temporale che, a 14 anni, sembra interminabile.

Tre generazioni perché il confronto non avviene solo tra alunni e professori, ma anche tra gli stessi studenti: i pochi anni che dividono le “matricole” dai “veterani”, in quel periodo della vita, rappresentano un abisso generazionale.

Decifrare razionalmente l’importanza del primo passo all’interno di quell’edificio, che per cinque “lunghi” anni sarà una seconda casa, non è assolutamente possibile per un adolescente.

Eppure tra quelle mura accadrà qualcosa di unico e irripetibile nel suo futuro: stringerà amicizie fraterne, alcune destinate a durare tutta la vita; si relazionerà con adulti, fino a quel momento sconosciuti, che diventeranno punti di riferimento insostituibili del suo cammino; avrà una seconda famiglia pronta ad accoglierlo, sostenerlo, amarlo.

Certo, ai momenti positivi e costruttivi se ne alterneranno altri decisamente negativi, ma l’ambiente ovattato all’interno delle mura scolastiche farà da scudo contro le grandi o piccole avversità quotidiane.

Durante il percorso, alcuni (pochi) avranno piena consapevolezza del momento magico che stanno vivendo e spereranno che quel periodo della loro vita duri quanto più possibile; altri (i più) vivranno quegli anni con indolenza, a volte con sofferenza, convinti che solo al termine di quel cammino potranno finalmente assaporare la vera libertà.

Comunque si viva l’esperienza scolastica, per tutti arriva la meta, l’exit, il “biglietto d’uscita”, quel traguardo che decreta la metamorfosi da studente ad adulto: l’esame di maturità.

E ognuno vive quella prova con un differente “pathos”, indefinibile e indescrivibile: la paura di non essere sufficientemente preparati; il timore di essere esaminati e giudicati, per la prima volta, da estranei; l’ansia di essere catapultati in un mondo che offre sempre meno garanzie.

Ma, in ogni caso, quel momento giunge e bisogna affrontarlo.

Domani, tra i banchi posizionati in fila, siederà il futuro del nostro Paese: la futura classe dirigente, i futuri politici, imprenditori, operai, scienziati, medici e ahimè disoccupati.

L’inchiostro versato sui fogli bianchi trasformerà la conoscenza acquisita in parole, che qualcun altro leggerà e valuterà… a noi non resta che fare i migliori auguri a tutti i giovani maturandi, augurandoci e soprattutto augurando loro, che la vita futura sappia essere all’altezza delle loro aspettative.

martedì 19 Giugno 2018

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