Attualità

A Porta a Porta, Briatore chiama eroe Sergio Melpignano

Mariagrazia Semeraro
Marisa Melpignano a Porta a Porta
Nella puntata di ieri, nel salotto di Bruno Vespa, Marisa Lisi Melpignano e Flavio Briatore hanno raccontato il turismo pugliese e il buono dell'imprenditoria del lusso
scrivi un commento 343

Nel salotto di Bruno Vespa su Rai Uno, ieri sera, mercoledì 17 maggio, sono stati ospitati due imprenditori del lusso con due esperienze diverse in Puglia, Marisa Lisi Melpignano e Flavio Briatore. A Porta a Porta, si sono confrontati la primadonna del resort “Cinque Stelle Lusso” a Fasano, Borgo Egnazia, e l’imprenditore fresco di sigilli a quello che era il suo investimento a Otranto, il Twiga, che avrebbe portato nuovi posti di lavoro e un turismo d’élite nel Salento.

Erano presenti in studio anche il giornalista pugliese del Tg1 Francesco Giorgino e il professore Emilio Brancaccio, dell’Università del Sannio. In collegamento da Milano, l’imprenditrice Silvia Damiani.

“È vero che gli italiani non amano i ricchi?” Questo è stato il quesito che ha dato il via al dibattito. «Il lusso può essere una risorsa ma gli italiani se vedono un’auto di lusso non la guardano, ma le tagliano le gomme», è l’opinione di Briatore (utilizzando una frase del compianto Indro Montanelli) che recentemente ha anche pubblicato il libro “Sulla ricchezza”, dove palesa esempi positivi nel mondo ed emerge un’Italia sempre più povera.

Vespa ha spostato il focus sulla Puglia e le critiche a Briatore con la sua idea di aprire il Twiga a Otranto, che mal si concilia con il turismo locale e la realtà dei luoghi (puntata registrata prima del sequestro operato avantieri).

Il dubbio è che la regione intera fosse restia a un certo tipo di turismo e quindi rifiutasse le strutture di lusso. In un video mostrato durante il dibattito, con interviste a Gianfranco Ciola del Parco delle Dune Costiere, Vito Muolo di Masseria Torre Coccaro, la tourist designer locorotondese Alessandra Recchia di Masseria Montenapoleone, Borgo Egnazia e ad alcuni ospiti delle strutture extra-lusso pugliesi, sono emersi i plus ricercati dai turisti che scelgono la Puglia per i loro soggiorni: i confort e il lusso che si conciliano con le bellezze naturali e con il folclore locali, per questo le migliori strutture nascono spesso nelle antiche masserie del luogo. I più noti resort pugliesi valorizzano e reinterpretano la Puglia creando un’esperienza per entrare in empatia con i luoghi e le tradizioni.

Flavio Briatore, ospite più volte di Borgo Egnazia, considera un eroe Sergio Melpignano per aver creato il Borgo (ora nelle mani del figlio Aldo) e portato un turismo che non c’era in Puglia.

«Siamo stati coraggiosi e abbiamo costruito un luogo che attrae turismo internazionale – ha dichiarato Marisa Lisi Melpignano nel corso del programma -. L’Italia non si può sviluppare solo sul turismo dei ricchi, ma è sicuramente un turismo trainante: se si sente parlare di un luogo, tutti vorranno visitarlo. Se si sviluppa il turismo a tutti i livelli, con un pubblico variegato, l’economia avanza».

È d’accordo Flavio Briatore, che con il Twiga non intende cancellare altre forme di turismo, come i campeggiatori sulle spiagge salentine, ma diversificare l’offerta, passando da un turismo “mordi e fuggi” a uno duraturo e di lusso e, contestualmente, creare nuovi posti di lavoro con personale qualificato.

Anche per Damiani il lusso è garanzia di qualità e di posti di lavoro.

Il pensiero di molti imprenditori che investono in Italia ma sono ostacolati da una mentalità chiusa e dalla burocrazia è racchiuso nel sottotitolo del libro di Briatore: “se l’Italia non vuole il benessere, è perfetta così”.

giovedì 18 Maggio 2017

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti