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Guida ai vantaggi della cessione del quinto

La Redazione
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Rata Bassotta - IBL Banca Rete Partners - Spot Gianni Ciardo
​La cessione del quinto è una forma di finanziamento a tasso fisso, perfetta per qualsiasi detentore di busta paga che abbia bisogno di un prestito, indipendentemente dalla propria storia creditizia
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La cessione del quinto è una forma di finanziamento a tasso fisso, che si rivela perfetta per qualsiasi detentore di busta paga che abbia bisogno di un prestito, indipendentemente dalla propria storia creditizia. La restituzione della somma avviene tramite rate fisse nel tempo, che vengono trattenute direttamente sulla busta paga dal datore di lavoro del richiedente. La figura del datore di lavoro è dunque coinvolta a pieno titolo e si occupa del versamento all’ente finanziario. La rata, inoltre, non può superare il quinto dell’importo della busta paga: per questa ragione la formula prende il nome di cessione del quinto.

Ne abbiamo parlato assieme a Credis, nota agenzia di finanziamenti presente su tutto il territorio pugliese, partner di IBL Banca: cessione del quinto e prestito personale, infatti, hanno specifiche differenti per quanto riguarda la loro accettazione e rateizzazione, con impatti differenti sul richiedente. Nota è la questione dei tassi di interesse che, se troppo alti, potrebbero addirittura frenare il cliente dalla richiesta di credito. Così, Credis, in collaborazione con IBL Brindisi, sta promuovendo la cosiddetta “rata bassotta” in uno spot con Gianni Ciardo, famoso attore comico pugliese, per presentare il prestito massimo di 75.000€ restituibile in piccole rate e “con un tasso…veramente bassotto”, come ripetuto nel simpatico spot.

Chi può richiedere la cessione del quinto

La cessione del quinto è regolamentata dalla legge 180/50, che dispone che questa forma di prestito possa essere richiesta da cittadini italiani e stranieri residenti in Italia. Ovviamente, è necessaria una busta paga, dunque il prestito è concesso esclusivamente a lavoratori o dipendenti pubblici o privati, meglio ancora se sotto contratto a tempo indeterminato. Può essere richiesto anche dai lavoratori a tempo determinato, ma il prestito dovrà essere interamente restituito entro la scadenza del contratto stesso. Coerentemente con questo ragionamento, sono esclusi i lavoratori autonomi, proprio perché sprovvisti di una busta paga da cui detrarre la rata mensile.

Ragionando per età e non più per tipo di contratto, il prestito può essere erogato solo a soggetti tra i 18 e i 63 anni; sottolinea Credis, che esistono, tuttavia, alcune eccezioni riguardanti i pensionati che non abbiano oltre i 79 anni al momento della sottoscrizione e più di 90 anni al momento dell’estinzione del debito. Alcuni istituti finanziari abbassano questa soglia a 85 anni, per ragioni di sicurezza. Ovviamente, la definizione del contratto, in questi casi, dipende anche dall’importo della pensione.

Le assicurazioni necessarie alla cessione del quinto

Questa forma di prestito, come molte altre, implica almeno due rischi da cui l’ente finanziario deve tutelarsi: la morte del debitore o l’interruzione del suo rapporto lavorativo con il datore di lavoro. In entrambi i casi, viene dunque sottoscritta una polizza assicurativa, a canoni ridotti grazie alle convenzioni INPS e MEF. L’importo delle assicurazioni è calcolato all’interno della rata mensile, per una maggiore agevolazione del debitore e una più facile prevenzione dei due casi.

Così, l’assicurazione sulla vita implica che, in caso di morte del debitore, l’ente non debba in alcun modo rifarsi sugli eredi. Dall’altro lato, l’assicurazione rischio impiego permette allo stesso ente di rifarsi sul TFR (Trattamento di Fine Rapporto) del debitore.

Chi può erogare la cessione del quinto

La legge 180/50 analizza anche i diversi soggetti finanziari che possono erogare questa particolare forma di prestito. Si tratta, nella maggior parte dei casi, delle banche, che possono agire direttamente con i lavoratori o i pensionati che hanno bisogno di un prestito. Alle banche, inoltre, si affiancano tutte quelle figure, ormai molto diffuse, di intermediari finanziari, siano essi singoli agenti o società nate proprio per la mediazione. In questo caso, gli intermediari faranno da ponte e collegamento tra gli istituti di credito bancari e i futuri clienti. Queste figure o società professionali possono operare solo se iscritte all’IVASP (Istituto di Vigilanza sulle Assicurazioni) e all’apposito albo della Banca d’Italia.
In realtà, sostiene l’agenzia Credis, non ci sono limiti reali alle finalità per cui un lavoratore o un pensionato possa richiedere un prestito con la formula della cessione del quinto. In virtù dell’esistenza della busta paga da cui scaricare la rata mensile e delle assicurazioni che, dall’altra parte, coprono i rischi, gli enti finanziari o di intermediazione non dovrebbero correre il pericolo di insolvenza. Tuttavia, la normativa 180/50 interviene anche in questo ambito, prescrivendo di verificare le reali finalità per cui è richiesto il prestito, così da escludere che questo possa essere erogato per futili motivi.

I vantaggi della cessione del quinto

Tra i principali vantaggi della cessione del quinto, spicca sicuramente l’alta probabilità che la richiesta di prestito abbia successo. Il tutto, ovviamente, a patto che l’analisi del futuro debitore e dell’azienda o dell’ente per cui lavora diano esiti positivi. Dati per buoni i requisiti di ammissibilità, poi, subentrano tutti quei fattori che garantiscono il finanziatore e che dunque permettono al richiedente di ottenere il prestito desiderato: tra questi fattori, si riscontrano l’automaticità dei pagamenti e le assicurazioni sulla vita e sul rischio lavoro sottoscritte al momento della firma del contratto.
Si tratta di fattori non indifferenti e che, proprio perché tutelano molto il finanziatore, permettono a quest’ultimo di erogare la cessione del quinto anche a soggetti che non potrebbero accedere a prestiti personali, magari per insolvenze pregresse o per una storia creditizia non impeccabile. Inoltre, maggiori sono la busta paga e l’anzianità lavorativa del lavoratore che richiede il prestito, maggiore sarà l’importo che potrà essere erogato dal finanziatore: le cifre, dunque, possono farsi anche molto importanti.
 

martedì 31 Maggio 2022

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