Con le opere di Giardini, Beethoven e Dvořák, ieri sera al Teatro Sociale è calato il sipario sulla VII stagione di musica da camera. Un appuntamento patrocinato dal Mibac (Ministero per i beni e le attività culturali), dall’Istituto italiano di cultura a Parigi (dove si sono replicati i concerti), dalla Regione Puglia e dal Comune di Fasano. Quest’anno la rassegna ha coinvolto e invitato alcuni ragazzi del liceo “da Vinci” di Fassno e della scuola media “Galilei” di Pezze di Greco.
Masha Diatchenko (violino), Leonardo Papa (viola), Eduardo Dell’Oglio (violoncello), Francesca Leonardi (pianoforte) hanno regalato un concerto eccezionale per intensità e maestria. Nella prima parte hanno eseguito il gioioso “Quartetto in si bemolle maggiore op.21 n.2″ di Felice Giardini con un terzo movimento -allegro assai- in crescendo e il “Quartetto in mi bemolle maggiore WoO 36 n.1”, un’opera giovanile di Ludwig van Beethoven scritta quando aveva solo 15 anni. Nella seconda parte l’ensamble ha proposto il “Quartetto in re maggiore op.23” di Antonin Dvořák: una composizione che riprende la forma della sonata classica con esposizione, sviluppo e ripresa, rispettivamente allegro moderato, andantino con variazioni (alcune delle quali riproposte come bis) e finale. Questa particolare esecuzione, permetteteci il commento, è stata di una bellezza avvolgente e totale.
La sensazione è che sia stato un programma perfetto per un arrivederci racchiudendo nelle sue voci l’allegria e la spensieratezza di essersi conosciuti, la malinconia di doversi salutare e -soprattutto- il “germoglio” dell’attesa per la prossima stagione: allora arrivederci al prossimo anno Accademia dei Cameristi.