Politica

Parco inclusivo: il M5S Fasano contrario alla cessione del progetto all’Amministrazione

La Redazione
M5S Fasano
La proposta era stata fatta dall'assessore Leonardo De Leonardis durante l'incontro-confronto pubblico tenutosi martedì 3 ottobre tra l'Halveare e l'Amministrazione comunale
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Il Movimento 5 Stelle Fasano si è espresso fortemente contrario alla proposta avanzata dall’assessore Leonardo De Leonardis, durante l’incontro-confronto pubblico di martedì 3 ottobre tra l’Halveare e l’Amministrazione comunale, di cedere al Comune quanto fino ad oggi raccolto, il materiale acquistato e il progetto stesso per la realizzazione del parco giochi inclusivo in villa comunale.

«“Cittadinanza Attiva”: un concetto usato molto spesso nel linguaggio comune della nostra società e in taluni casi, purtroppo,facendone anche un abuso, adoperandolo in situazioni che non sono confacenti al suo reale significato o peggio ancora, per raggiungere degli obiettivi personali e quindi lontani anni luce da un’altra parola chiave interdipendente da questa in esame, che è “Bene comune”. – prosegue la nota sottoscritta dal Movimento – Il sociologo politico Giovanni Moro, che sul tema ha scritto diversi testi, evidenzia la stretta correlazione tra livello di cittadinanza attiva praticato e qualità della democrazia esistente</strong>; sono direttamente proporzionali, per cui aumentando il primo, la qualità della democrazia migliora.

“Il cittadino attivo è colui che vuole fronteggiare un problema di rilevanza pubblica” dice Giovanni Moro;

Dunque, il progetto Halveare nasce in risposta ad una richiesta pubblica: a Fasano manca un parco giochi idoneo al momento ludico di tutti i bambini senza differenza di dis-abilità. Nasce l’idea da una Rete, come un alveare con tante celle quante sono le organizzazioni di volontariato, i consulenti tecnici volontari, le imprese sociali, le associazioni di animazione civica, i centri di ascolto, i movimenti di azione collettiva e anche le persone singole e gli imprenditori che elargiscono contributi liberi e volontari per il fine condiviso.

Moro dice ancora che “il cittadino attivo vuole vincere, non solo partecipare”.

Da ciò ne discende l’impossibilità da parte della Rete di accettare che il progetto possa passare totalmente nella gestione dell’attività amministrativa “stricto sensu”, come alternativa proposta durante l’incontro di martedì 3 c.m. per il proseguimento dei lavori.

Bisognerà allora risolvere la questione relativa al “progetto esecutivo” richiesto dai tecnici del Comune (assenti non giustificati e comunque immotivatamente all’incontro) alla Rete ad integrazione dei documenti già depositati.

Era presente solo l’assessore al patrimonio Sig. De Leonardis presso il Laboratorio urbano che ha esordito dichiarando che la sua responsabilità è “solo” politica.

Tornando alla definizione di Cittadino attivo, ossia colui che “si occupa di tutela di diritti, cura e accessibilità dei beni comuni, creazione ed erogazione servizi”, un procedimento cognitivo molto lineare ci porta ad una veloce associazione di idee: ma un Politico non è il Primo tra i Cittadino attivi? O almeno dovrebbe esserlo…»

domenica 8 Ottobre 2017

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