Cronaca

Traffico di essere umani, arrestati due fasanesi

Vincenzo Lagalante
Operazione Caronte
Un 49enne e un 53enne sono finiti in manette insieme ad altri cinque brindisini e ad un cittadino greco nell'ambito dell'operazione "Caronte"
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Ci sono anche due fasanesi nella maxi operazione, denominata “Caronte”, portata a termine dalla sezione navale della Guardia di Finanza di Lecce. Le Fiamme Gialle hanno smantellato una presunta organizzazione di trafficanti di esseri umani accusati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina: sette persone sono finite in manette e tra queste anche ex contrabbandieri brindisini. Tra gli arrestati anche due fasanesi: F. C. di 49 anni e A.N. di 53 anni.

La complessa operazione ha avuto origine nel 2014, con l’inoltro alla Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce di un’informativa da parte del G.I.C.O. DI Lecce con cui venivano poste all’attenzione dell’Autorità Giudiziaria plurime condotte poste in essere da alcuni storici contrabbandieri brindisini, i quali, in collaborazione con soggetti operanti in Montenegro, Grecia ed Albania, favorivano l’ingresso illegale nel territorio nazionale di numerosi migranti di origine extracomunitaria sfruttando la consolidata esperienza maturata nel contrabbando delle sigarette.

Le indagini, durate oltre due anni, hanno posto in evidenza come la compagine brindisina avesse intrecciato stretti rapporti di collaborazione con numerosi soggetti residenti in Grecia ed Albania incaricati di “reclutare” i migranti da trasportare in Italia, e prodigandosi per il reperimento delle imbarcazioni da utilizzare per la traversata nonchè di individuare gli scafisti cui affidare la loro conduzione. Alcuni di questi avevano anche il compito di segnalare agli scafisti l’uscita in mare di motovedette, permettendo all’imbarcazione clandestina di adeguare la rotta e sottrarsi ai controlli.

In questi due anni sono stati rintracciati oltre 150 migranti, in prevalenza siriani ma anche iracheni e somali. L’attenta analisi dei flussi migratori intercettati durante le indagini ha consentito di risalire al tragitto seguito dai migranti che, partiti dai paesi di origine, raggiungevano la Turchia e da lì si spostavano in Grecia, ove componenti dell’organizzazione provvedevano al loro ricovero in strutture ubicate nella città di Atene, in attesa dell’imbarco. Giunto il momento, i migranti erano quindi trasportati con dei camion sulla costa, ove venivano imbarcati alla volta delle coste salentine. Per quest’ultima tratta il prezzo richiesto ad ogni migrante si aggirava sui 4.500 euro.

All’esito delle investigazioni è stata individuata un complessa organizzazione criminale composta da 26 soggetti di origine italiana greca ed albanese, sei dei quali residenti in Grecia ed Albania, tutti denunciati alla Procura della Repubblica Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce.

venerdì 20 Ottobre 2017

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