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Nadia Laterza, fisioterapista: il pilates, 15 minuti di silenzio e tutti i segreti del benessere

La Redazione
Luana Giannoccaro e Filippo Cattabiani in una lezione di pilates presso L'Officina dell'Essere
Oggi il concetto di benessere ha assunto una dimensione nettamente differente rispetto al passato. Non è più mancanza di patologia, ma un completo stare bene dal punto di vista fisico, mentale e sociale
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Quando decidiamo di affidare il nostro benessere fisico e mentale a qualcuno, nulla deve essere lasciato al caso. La nostra scelta deve ricadere su gente qualificata e sulle attività più idonee a raggiungere i nostri obiettivi. La dott.ssa Nadia Laterza, fisioterapista, specializzata in patologie ortopediche e neurologiche, racconta in una intervista l’importanza e i benefici che il pilates può apportare a corpo e mente.

Perché il pilates è importante nell’ambito di una scelta di vita basata sul benessere?

«Oggi il concetto di benessere ha assunto una dimensione nettamente differente rispetto al passato. Non è più mancanza di patologia, ma un completo stare bene dal punto di vista fisico, mentale e sociale. La differenza tra corpo e mente si va assottigliando sempre di più. E’ impossibile pensare che le due dimensioni siano entità separate tra di loro. Praticare pilates regolarmente e con consapevolezza, rende questo percorso verso il benessere nettamente più intuitivo e piacevole, ma non più semplice! Il metodo pilates è una disciplina e come tale richiede pratica, rigore e come detto prima, elemento fondamentale, richiede consapevolezza, presenza e attenzione costante. Quello del pilates è un metodo che fonde mente e psiche, ne ritrova l’unità e pertanto non può che essere un pilastro fondamentale per il raggiungimento del benessere, quasi del nirvana».

Il pilates è consigliato a tutti, ma qual è il momento giusto nella vita di ognuno per praticare pilates? Cosa deve scattare nella mente di ognuno di noi?

«Purtroppo lo stile di vita che conduciamo ogni giorno ci spinge ad attività frenetiche: lavoro, impegni, scadenze, bollette da pagare, consegne da effettuare, chiamate. Non è facile rendersene conto ma questa vita ci frammenta ogni giorno di più, non a caso sono sempre più frequenti ansia, stress, dolori muscolari da somatizzazione, intolleranze alimentari che improvvisamente compaiono a 40 anni. Ogni giorno ne usciamo sempre più distrutti da questa vita, ma fortunatamente il nostro corpo ci invia sempre dei segnali di allarme. Per i più bravi, la pratica del pilates è un fondamentale mezzo di prevenzione, chiunque può addentrarsi in questo mondo. In altri casi invece, è il tuo corpo che ti chiede di rallentare, di ritrovarti. Quando la tua parte più profonda (chiamatela anima, chiamatela coscienza… ) comprende che è necessario ritrovare l’unità, in quel caso comprendi che il pilates può essere un bel faro nella notte».

Quali sono i benefici a breve e a lungo termine della pratica del pilates? È una premura che lei accompagnerebbe a quali altre premure nella vita di ogni giorno?

«Joseph Pilates (l’inventore del metodo) soffriva di rachitismo e malattie muscolari, per primo egli stesso inventò qualcosa di straordinario che potesse essere d’aiuto per stimolare il sistema muscolare, senza affaticare quello articolare. E’ fondamentale ricordare che i pilastri del pilates sono la respirazione, il controllo, la fluidità, il baricentro, una disciplina che ha come punti focali questi, come può non essere strettamente correlata al benessere? Il corpo umano non è progettato per l’inattività. Una buona e regolare attività fisica, associata ad una corretta alimentazione e ad una migliore gestione dello stress diventano fattori importanti per poter stare bene, insieme a 15 minuti al giorno di totale silenzio e solitudine. Un aspetto però che deve necessariamente essere sottolineato, è che frequentare un corso di un fine settimana non ti rende “esperto di Pilates ” o “insegnante di Pilates”, la disciplina richiede studio e profonda conoscenza. Dico sempre ai miei pazienti infatti, di affidarsi sempre a gente competente e titolata, in ogni campo della vita».

A Fasano, “L’Officina dell’Essere” è un centro olistico e di pilates, dove Filippo Cattabiani e Luana Giannoccaro, con le esperienze di vita, anni di studio e il loro bagaglio culturale e di competenze, sono genitori di un nuovo metodo, il pilates emozionale: mente e corpo lavorano insieme, con ripercussioni positive sulla postura, sui muscoli, sul cervello e sulla sfera emotiva. Avvicinarsi al pilates emozionale significa ritrovare l’equilibrio psicofisico perso nelle frenesie della vita quotidiana, significa fermarsi ad ascoltare il proprio corpo e le proprie emozioni, nutrendoli di nuovo vigore, significa riscoprirsi in comunione con il mondo esterno.

Ora che sai quanto è importante per il tuo benessere, lasciati inondare dall’esperienza del pilates!

venerdì 15 Dicembre 2017

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