Politica

Caso Tricom, le nubi si addensano all’orizzonte: il Comune di Fasano rinucia alla sospensiva

Graziana Lacirignola
Il sindaco Francesco Zaccaria con l'avvocato comunale Ottavio Carparelli
Il Comune di Fasano continuerà ad espletare le funzioni di gestione delle entrate tributarie fino alla decisione di merito, ma per l'amministrazione si prennuncia una ardua battaglia legale
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Nel comunicato stampa diffuso oggi dall’ufficio dell’avvocatura comunale, l’avv. Ottavio Carparelli afferma che “Il Massimo Organo di Giustizia amministrativa non ha affatto respinto la domanda di concessione di tutela cautelare avanzata dal Comune di Fasano, ma ha ritenuto, anche in ragione delle numerose e complesse questioni giuridiche da risolvere, di fissare direttamente la trattazione nel merito dell’appello, per il 12 luglio 2018. La parte appellata si è anche impegnata, con dichiarazione resa a verbale, a non mettere in esecuzione, medio tempore, la sentenza del Tar Lecce appellata, sicché la sospensiva è stata abbinata al merito (essendo stata sostanzialmente assicurata, allo stato, la possibilità per il Comune di Fasano di continuare ad espletare le funzioni di gestione delle entrate tributarie tramite gli uffici interni)”.

Come riportato nel precedente articolo sull’argomento (leggi qui) la sospensiva è nella disponibilità della parte appellante (in questo caso del Comune di Fasano) quindi se non è stata concessa o è stata respinta dal Collegio giudicante oppure il Comune ha rinunciato alla stessa.

Se si sottolinea che “il Massimo Organo di Giustizia Amministrativa non ha affatto respinto la domanda di concessione di tutela avanzata dal Comune di Fasano”, l’alternativa è che il Comune vi abbia rinunciato.

L’ipotesi più probabile è che tra il Comune, la Novares spa ed il Collegio giudicante, sia intercorso un accordo e sia stata concordata una data per la definizione del merito a breve.

La scelta della Novares s.p.a. di rinunciare all’immediata esecuzione della sentenza del Tar di Lecce che le riconosce il diritto di essere reintegrata in servizio, lasciando la gestione dei tributi al Comune di Fasano fino alla definizione della causa, potrebbe trovare giustificazione nella fissazione di un’udienza molto ravvicinata (12 luglio): la società, molto probabilmente, ha ritenuto opportuno attendere pochi mesi e rientrare nel servizio quando l’incertezza, che pende comunque come una spada di Damocle quando vi è un giudizio pendente, sarà annullata dalla sentenza definitiva del Consiglio di Stato.

L’accordo di cui si parla velatamente nel comunicato stampa circa la gestione dei tributi che, fino alla decisione di merito, resterebbe al Comune, dovrebbe essere contenuto nel verbale di udienza che non è stato reso pubblico.

Pertanto restare nell’ambito delle sole ipotesi è obbligatorio.

Sicuramente nei prossimi giorni la situazione sarà più chiara e si potranno fornire informazioni più dettagliate sull’argomento.

venerdì 16 Marzo 2018

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