Le luci spente per 30 minuti per dire no al caro bollette che avrà pesanti ripercussioni sul bilancio degli enti locali, mettendo a rischio l’erogazione dei servizi alla Comunità.
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Anche Fasano si spegnerà oggi, lunedì 10 febbraio, in segno di protesta contro il rincaro dei costi energetici. Dalle 20 alle 20.30 calerà il buio su Palazzo di Città per l’iniziativa promossa dall’Anci nazionale.
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Mezz’ora #alucispente come ha chiesto il presidente dell’associazione nazionale dei Comuni italiani, Antonio De Caro, affinché il Governo ascolti le richieste di tutta Italia.
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«Il rincaro dei costi comporterà pesanti conseguenze anche sulla nostra città – dice il sindaco Francesco Zaccaria – con aumenti insostenibili per gli enti e per le attività produttive del territorio. Ci auguriamo che il
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governo ascolti le ennesime richieste provenienti da Anci e da tutti i Comuni affinché si concordino tariffe di luce e gas calmierate e riservate ai Comuni e si adottino politiche a lungo termine che vadano in direzione dell’efficientamento energetico per ridurre i consumi».
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Iniziative spot e autoassolutorie di Sindaci che hanno applaudito per mesi alla cosiddetta transizione ecologica, vera causa dell'aumento delle bollette. Chi è causa del suo mal pianga sé stesso diceva il Poeta.
Ma per ridurre i consumi cosa ci consigliano? Di comprare una marea di pannelli fotovoltaici costruiti in Cina che ne ha il monopolio mondiale? Non mi pare una buona idea.
Va bene allora continuiamo a inquinare e a morire. Ma comprati una bicicletta, se non cadi risparmi oure!