Concerti

Brunori Sas e le diverse versioni di sé a Egnazia

Madia Colucci
Madia Colucci
Brunori Sas al Parco Archeologico di Egnazia di Fasano
Al Parco Archeologico di Egnazia l’appuntamento del Locus Festival con Brunori Sas
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Anche quest’anno il Locus Festival fa tappa in una delle cornici più suggestive dell’intero litorale, il Parco Archeologico di Egnazia, per due appuntamenti del cartellone Wow! Fasano, il calendario di eventi estivi promosso dall’amministrazione comunale.

Il primo, ieri, sabato 6 agosto, con Brunori Sas. Un’atmosfera magica, fatta di storia e poesia, complice uno scenario suggestivo e mutevole, dove i colori aranciati del tramonto hanno lasciato spazio ad un cielo terso di stelle e ad una luna così bella da sembrar parte della scenografia.

Due giovani artisti indie hanno introdotto la serata, Mox e Galea, per poi lasciare il palcoscenico a Dario Brunori, in arte Brunori Sas, che nelle due ore del concerto si è presentato in diverse versioni di sé, accompagnato dalla sua band e dai suoi strumenti.
Energico e dissacrante, tra il dialogo con il pubblico e i testi delle sue canzoni sempre irrimediabilmente ancorate alla quotidianità, «per costringerti a pensare»: da Al di là dell’amore e Benedetto sei tu, all’Uomo nero.
Divertito e ironico, con l’invito a ballare il valzer sulle note di Costume da torero.

Delicato e autentico sulle note di Capita così, canzone dedicata a suo padre. Romantico e diretto con le parole cantate al pianoforte di Per due che come noi, colonna sonora di chissà quante storie d’amore.

Così, ha svelato forse che la magia sta nel riuscire a dialogare con tutte le versioni che vivono all’interno di ciascuno: il bambino entusiasta e innocente, l’adolescente sognatore e innamorato, l’adulto nervoso e malinconico.

Ognuna di esse viene risvegliata dalle sue canzoni, da una strofa, una parola o una nota che colpisce al punto giusto.

Così centinaia, forse migliaia di piedi hanno ballato e saltato sul prato di Egnazia, con il mare alle spalle e la musica tutt’intorno, con le mani al cielo e i telefoni rivolti verso il palco a voler imprimere ogni momento di questa sera di agosto. Una sera perfetta per starsene un po’ sereni, con «canzoni da cantare a squarciagola come se cinquemila voci diventassero una sola».

Seppur non sappiamo se sulle dolci melodie di Brunori c’è una storia che nasce – come canta in Guardia ’82 – non è ancora il 31 di agosto e l’estate ancora non muore, ma vive più caparbia che mai con l’appuntamento già sold out di questa sera con Caparezza, sempre al Parco Archeologico di Egnazia.

 

domenica 7 Agosto 2022

(modifica il 8 Agosto 2022, 10:15)

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