“Mi duole prendere atto che le affermazioni del segretario cittadino del Partito Democratico Fabio Sibilio – dichiara Renzo De Leonardis, delegato cittadino di Forza Italia – oltre a non corrispondere al vero (carte alla mano, come suggerisce, che qui vado a mostrare), ricalcano perfettamente lo stile narrativo di questa Amministrazione. Ogni qual volta sollecitati a fornire risposte ai cittadini gli esponenti della maggioranza riescono sempre a sfoderare una sequela di presunte colpe che ricadono su chi c’era prima o su chi c’è adesso ma siede altrove: su chiunque insomma non sieda da ben otto anni sullo scranno più alto della città. Siamo, ovviamente, costretti a smentire le notizie non corrispondenti al vero riportate nel comunicato che ci precede”.
Ad affermarlo è il delegato cittadino di Forza Italia, Renzo de Leonardis, che in risposta alle parole del segretario cittadino del Partito Democratico, Fabio Sibilio, ha diramato la presente nota.
“Pertanto, carte alla mano come auspica il segretario del PD Sibilio, mi ritrovo a dover mostrare (sarebbe bastata una semplice ricerca online, senza dover entrare negli uffici) la risposta scritta che il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, in capo a all’esponente PD Dario, ha fornito in seguito all’interrogazione parlamentare depositata da un deputato della Repubblica. La risposta, datata 19 maggio 2021, che mirava a fornire “informazioni sui tempi per l’erogazione dei fondi previsti per gli interventi selezionati dal progetto “Bellezz@“ (è opportuno rammentare che il Comune di Fasano ha avuto accesso al finanziamento precisamente nel 2017, per poi presentare il progetto esecutivo nel 2019) sottolineava come con DPCM del 3 settembre 2019 furono ammessi a finanziamento 20 progetti di altrettanti comuni per un importo pari a 11 milioni di euro. Con successivo DPCM dell’11 febbraio 2021 (in cui sarebbe dovuto rientrare il Comune di Fasano, che annunciava in pompa magna il risultato nel 2019) vennero ammessi a finanziamento altri 22 progetti per un totale di 16,8 milioni di euro. Neppure in questa assegnazione era presente il nostro comune.
“Alla luce di quanto rappresentato_ – si legge nella nota del Ministero del 2021 – il Ministero ha tempestivamente intrapreso, per quanto di propria competenza, tutte le iniziative per garantire in tempi rapidi l’erogazione dei finanziamenti (…) in relazione a ulteriori interventi da finanziare (…) risulta che l’esame dei relativi progetti è ad oggi sospeso a causa di una serie di criticità: si tratta essenzialmente di mancati invii di documentazione, impossibilità degli enti attuatori di acquisire documenti, profili problematici circa interventi aventi ad oggetto beni non di proprietà pubblica e durata delle convenzioni stipulate tra soggetti privati e gli enti attuatori”.
Sarebbe dunque curioso, preso atto delle parole dell’allora Ministro Franceschini, comprendere in quali di questi profili problematici sia rientrata la pratica del Comune di Fasano e, se invece non vi fossero, la ragione per cui il Partito Democratico fasanese non protestò subito mentre oggi, dopo anni di inerzia, dice di volerlo fare contro l’attuale Governo.
Ringrazio pertanto il segretario cittadino Fabio Sibilio per aver fornito ulteriori elementi per una interrogazione che, carte alla mano, può ad oggi essere tranquillamente indirizzata all’Amministrazione comunale fasanese.
Attendiamo dunque di sapere cosa sia successo dal 2019 ad oggi, posto che il Governo Meloni cui il segretario fa riferimento è in carica dall’ottobre del 2022 e, prima dello stesso, due DPCM hanno assegnato fondi a ben 42 comuni che, evidentemente, erano più pronti di noi”.
Qui la risposta del Ministero e i due DPCM di riferimento: